Brano: [...]olgersi in modo graduale e spontaneo. Il P.C.P. sosteneva invece che il processo di unificazione dovesse avvenire sotto la guida del vertice e questo perché, fin dagli ultimi anni del regime di Caetano, il P.C.P.. era riuscito ad assicurarsi il controllo dell'Intersindacal, la centrale sindacale unitaria semilegale. Nel settembre 1975 si ebbe un grosso cambiamento politico: si dimise il primo ministro filocomunista Vasco Goncalves e gli subentrò De Azevedo, dando inizio a una tendenza moderata che culminò con un controgolpe il 25.11.1975. Mentre il governo De Azevedo attuava la « normalizzazione » nel paese, all’interno del movimento dei lavoratori si aprì un dibattito tra quanti sostenevano la necessità di rafforzare J'unità sindacale e attendere tempi migliori, e altri che invece propugnavano la lotta immediata. Tra i comunisti prevalse questa seconda linea e ciò costrinse il partito a superare il vecchio settarismo per giungere ad ampie alleanze di lotta contro il blocco moderatoreazionario insediatosi al potere.
Con l’appoggio dei militari radicali,
nel novembre 1975 i comunisti tentarono di rovesciare il governo De Azevedo, ma il tentativo non [...]
[...]stenevano la necessità di rafforzare J'unità sindacale e attendere tempi migliori, e altri che invece propugnavano la lotta immediata. Tra i comunisti prevalse questa seconda linea e ciò costrinse il partito a superare il vecchio settarismo per giungere ad ampie alleanze di lotta contro il blocco moderatoreazionario insediatosi al potere.
Con l’appoggio dei militari radicali,
nel novembre 1975 i comunisti tentarono di rovesciare il governo De Azevedo, ma il tentativo non ebbe successo e, anzi, fornì agli avversari l’occasione di rinsaldarsi denunciando la « minaccia esterna », dato lo stretto legame del P.C.P. con I’Unione Sovietica. Furono così arrestati numerosi organizzatori del tentativo insurrezionale, tra cui parecchi ufficiali del M.F.A. che, nel 1974, avevano animato la Rivoluzione dei garofani. Con questa sconfitta, il P.C.P. pagò il prezzo della sua debolezza strategica, mentre si attivò il processo di aggregazione tra borghesia e latifondisti che praticamente annullò le conquiste del 1974. Le elezioni politiche dell'aprile 1976[...]
[...]a Rivoluzione dei garofani. Con questa sconfitta, il P.C.P. pagò il prezzo della sua debolezza strategica, mentre si attivò il processo di aggregazione tra borghesia e latifondisti che praticamente annullò le conquiste del 1974. Le elezioni politiche dell'aprile 1976 segnarono una schiacciante vittoria dei socialisti che poterono dar vita a un governo monocolore guidato da Mario Soares. Questi proseguì la linea di « normalizzazione » iniziata da De Azevedo con misure draconiane che tuttavia si scontrarono con i lavoratori organizzati nell’lntersindacal ancora saldamente guidata dai comunisti. Nel 1976 l’Intersindacal mutò il proprio nome in Confederacao General do Traballio (C.GT.) e, da essa, vennero estromessi molti militanti sindacali non comunisti.
Alla vigilia degli anni Ottanta la scena politica portoghese appariva caratterizzata da incertezze e contraddizioni, da una situazione di ingovernabilità, nella quale i quattro maggiori partiti (comunista, socialista, socialdemocratico e di centrodestra), non riuscivano a trovare nessuna intes[...]